LIBRI Il commissario Aponte ed altri racconti

Nel volume di Enzo Vitelli, la Napoli

    di Mariangela Ranieri

Enzo Vitelli, nato a Palermo e trasferitosi a Napoli, ha cercato per tutta la vita un “luogo” da inondare con la sua creatività, che ha infine trovato nel “silenzio che può essere paragonato ad un foglio bianco: è potenza allo stato puro, carico di divenire, ci si può scrivere, disegnare, spargere colori”. Infatti un foglio bianco ed una penna lo hanno accompagnato per gli ultimi anni della sua vita, prima di essere colpito al volto da un “mendicante”, che lo ha mandato in coma, prima di rintanarsi in uno dei suoi tanti mondi.

“Il Commissario Aponte ed altri racconti” (Iuppiter Edizioni, pp. 184) non solo rende immortale l’imprevedibilità del vivere stesso di Vitelli, ma getta lo sguardo su una Napoli dai toni “noir”, che più e più volte e stata raccontata e al tempo stesso criticata, e lo fa dalla prospettiva di un Commissario, pieno di (in)certezze. La prima parte, dunque, è un giallo a tutti gli effetti, dove la singolarità della cronaca partenopea trova spazio ancora una volta.

“Certe volte, insomma, ci sono dei comportamenti anomali che non si riescono a spiegare e quindi io ho sempre pensato che ci sia ben poco merito nella virtù e poca colpa nell'errore, anche perché non ho mai capito bene che cosa sia la virtù e cosa sia l'errore"( De Andrè). È proprio tra queste insidie, tra il moralismo borghese e l’apparente innocenza del popoletto, tra virtù ed errore, che il Commissario fa la sua parte, dal momento che “anche se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo”. Vitelli, dunque, pone un genere come il giallo su di una città che lo rappresenta, e lo fa con rispetto e leggerezza, senza denigrarla né esaltarla.

La seconda parte invece dà libero sfogo all’immaginazione dell’autore, prendono corpo storie surreali e racconti fantascientifici in cui fenomeni incontrollabili sconvolgono la tranquilla quotidianità dei protagonisti. Qui il lettore, allontanandosi dalla realtà prima descritta, quasi attirato dalla forza magnetica delle avventure narrate, non potrà che leggerla tutta d’un fiato. 





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