Patologia pubblicitaria

Quando l'integralismo femminista esagera

    di Silvio Fabris

Mi sono sempre chiesto se criticare continuamente e negativamente l’uso del corpo femminile nella pubblicità, possa significare una forma ossessiva, una fobia e quindi una patologia.

Forme di integralismo femminista affermano che il corpo femminile viene strumentalizzato ai fini commerciali. Ma allora perché non eliminiamo il nudo nelle opere d’arte?
Ci si dimentica che il nudo da parte di Papi e regnanti vari (committenti anch’essi) veniva usato per ottenere consenso per la loro attività, quindi una forma di comunicazione pubblicitaria ante litteram?

Come diceva il buon Arbore tempo fa: Meditate gente, meditate! 





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