Storie e miti del teatri napoletani

Tredicesima puntata dedicata al Totò, fucina di talenti e sperimentazioni comiche

    di Armando De Sio

La struttura risale agli anni Cinquanta e nacque come sala cinematografica dal nome Ausonia. Dopo la stagione cinematografica degli anni Sessanta-Settanta, la sala passò alla gestione e direzione di Mario Santella che per dodici anni con sua moglie Maria Luisa ne fece un vivace palco di sperimentazione. Qui era di casa anche Roberto De Simone «per il quale la sala ha la migliore acustica dei teatri di Napoli». Nel maggio del 1996 grazie all’intuizione di Gaetano Liguori e Davide Ferri la sala riapre diventando esclusivamente un teatro dedicato al grande principe della risata: Totò.

Il Teatro Totò, con una sala di 600 posti, viene presentato al pubblico con una sei giorni dedicata al grande comico intitolata “A Prescindere”: mostre, film, concerti e dibattiti con un unico tema: il principe de Curtis. Lo spettacolo inaugurale è “Avanspettacolo", con Isa Danieli e Rino Marcelli. Tanti gli artisti in scena al Totò: da Paolo Rossi ad Angela Finocchiaro, Paolo Hendel, Alessandro Bergonzoni, da Benedetto Casillo ad Aldo e Carlo Giuffrè, Carlo Croccolo, Mario Scarpetta, Peppe Barra e tanti altri. Il 1997 è l’anno della rivelazione, infatti grazie ad un’intuizione di Gaetano Liguori, Alan De Luca e Lino D’Angiò proprio al Teatro Totò mietono i successi di “Telegaribaldi“, fortunata trasmissione televisiva: è il tutto esaurito ad ogni replica. Contemporaneamente il cartellone accoglie due decani della tradizione comica napoletana, Mario Scarpetta e Carlo Giuffrè. Chiudono il quadro Jacopo Fo, Alessandro Bergonzoni, Francesco Paolantoni.

Nella stagione 98/99, il Teatro Totò, che vanta al suo attivo oltre settecento abbonati, offre un cartellone vario alternando la tradizione (Giacomo Rizzo e Mario Scarpetta), all’eversione (Peppe Lanzetta) al teatro di ricerca (Renato Carpentieri). È importante ricordare inoltre, come il teatro Totò da subito si sia rivelato spazio fondamentale per la ricerca e il lancio di nuovi talenti, basti ricordare personaggi come Biagio Izzo, Rosalia Porcaro e Alessandro Siani. Dal 2011 la gestione del Teatro è affidata alla Teatro Totò s.r.l., che prosegue la programmazione nel solco della tradizione campana, concentrando la propria attività sul teatro comico di qualità e sulla valorizzazione dei nuovi talenti emergenti, diventando con i suoi quasi 3.000 abbonati il 3° teatro cittadino. Nel 2013 il Teatro Totò, grazie al proficuo lavoro svolto, riceve dal Presidente della Repubblica Italiana la medaglia d’oro per le meritorie finalità culturali e sociali perseguite. È infine interessante sottolineare il costante impegno che il Totò profonde nella formazione di giovani attori, come testimonia il successo ottenuto dall’Accademia di Formazione Teatrale organizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Bruttini Ridere, frequentata da oltre 250 allievi distribuiti nei tre anni di corso, attività che ha saputo fondere insieme la produzione e la formazione, formula vincente che vede oggi questo teatro leader del settore.





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