TRA e MENTRE, quel ponte della vita
Tutto nasce nel
di Gianluca J.L. Giadima
Non solo congiunzioni subordinate con valore temporale e spaziale, ma universi interi. Anzi l'universo unico in cui la vibrazione del pensiero sta per prendere forma per diventare realtà. Tra il fatto X e il fatto Y. Mentre attendevo di andare da A a B; proprio lì sta quanto di più personale c'è. Nel Tra e nel Mentre. Perché è in quelle sospensioni metafisiche che l'attesa si fa intimamente (e infinitamente) densa della materia impercettibile del divenire. Spazio caricato di un soffio vitale. Di quel palpito che in silenzio si prepara a diventare traccia significante di ciò che siamo. Un ponte, di certo non privo di pedaggio, tra passato e futuro, che lega quel che è stato a quel che saremo tra un istante nei fatti.
A ben vedere forse è lì, in quello spazio del Tra e del Mentre che può collocarsi la volatile particella di presente che tutti cerchiamo affannosamente. Imponderabile grandezza impoverita dall'abusato simbolismo (logos tipo) del “qui ed ora”. Quel punto in cui possiamo affermare indiscutibilmente d'essere vivi. “Tutti studiano per allungare la vita, quando invece bisognerebbe trovare il modo di allargarla” sosteneva il nostro illustre “professore” concittadino, Luciano de Crescenzo. Solo oggi, dopo una vita spesa in cerca della bussola, a peregrinar per trovar l'elisir di lunga vita, posso capirne il senso.
Espandere l'oggi, assaporare l'ora, addensare il minuto, scostando il secondo grande e anche quello nano, per vedere dentro la materia del Tra e del Mentre. In quel sospiro d'attesa vestito di veli leggeri, che troppo spesso passa inosservato, senza rumore, pur contenendo il peso della bomba del tutto. Del resto se anche Schiller nel suo Inno alla Gioia musicato nella “corale” della Nona di Beethoven sosteneva che sono i sentimenti che ci nobilitano, e non la nostra opinione del mondo, volgiamo il periscopio alle nostre profondità perché è quella l'Isola che non c'è. Il luogo dove tutto è possibile. Interpolazione spazio temporale nella quale è necessario perdersi, in qualunque momento della vita, per ritrovarsi. Quel viaggio indimenticabile che ci condurrà dritti al centro di noi stessi.