Nagasawa, sotto il cielo e sopra la terra

Le opere dello scultore giapponese esposte a Palazzo Reale fino al 10 marzo

    di Flora Fiume

Il 10 dicembre è stata inaugurata a Palazzo Reale la mostra dell’artista di origine giapponese, recentemente scomparso, Hidetoshi Nagasawa, uno dei più conosciuti scultori a livello internazionale. Nato in Giappone nel 1966, a 26 anni, decise di intraprendere una sorta di viaggio di iniziazione inforcando la sua bicicletta, attraverso l’Asia, la Turchia, la Grecia per poi approdare in Puglia, risalire l’Italia, Napoli, Firenze, Genova per poi stabilirsi a Milano dopo un anno e mezzo dalla partenza. Gran parte delle sue suggestioni artistiche traggono origine esattamente da questo viaggio, che gli ha permesso di esprimere un’arte che capace di conciliare la cultura orientale con quella occidentale.

La mostra è stata curata da Anna Imponente, direttore del Polo museale della Campania, realizzata con Paolo Mascilli Migliorini, direttore di Palazzo Reale in collaborazione con la Fondazione CAMUSAC-Cassino Museo D’Arte Contemporanea di Cassino, diretta da Bruno Corà, con il prezioso contributo di Ryoma Nagasawa. Palazzo Reale, con la sua architettura razionale, è una scenografia perfetta per le sculture di Nagasawa, in cui l’idea di sospensione e il senso di galleggiamento nello spazio acquisiscono centralità. Tutte le opere trasmettono la potenza e la solidità della matericità dei materiali come l’ottone, il marmo di Carrara e il ferro, riuscendo a mantenere costantamente una sensazione di estrema leggerezza, quasi fluttuante. È così nell’opera Pozzo nel cielo che si trova nella corte d’onore. O per Il Groviglio di quanta e Matteo Ricci, in cui marmo e ferro si incastrano in un intreccio che sembra quasi vacillare in un equilibrio precario. L’organizzazione tardo manierista degli spazi di Palazzo Reale mettono ancora più in evidenza le opere dell’artista che mantengono una geometria incerta. Il mix architettonico che ne consegue è ben sintetizzato da una sua affermazione che racchiude la sua cifra artistica:”Per capire una cultura ce ne vuole sempre un’altra”. La Mostra, intitolata “Hidetoshi Nagasawa. Sotto il cielo e sopra la terra” sarà visitabile fino al 10 marzo e propone in esposizione anche una selezione di opere grafiche in cera e carboncino che riecheggiano le ambientazioni tipiche dei giardini zen, tipici della cultura orientale e divenuti oggetto di una sua personale ricerca a partire dagli anni Novanta.





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