David di Donatello, il boom di Napoli

Da «Il traditore» a «Selfie»: il cinema made in Campania riparte dai premi

    di Giordana Moltedo

Nella tipica atmosfera surreale che ormai avvolge gli studi televisivi, su Rai 1 è andata in onda la 65esima cerimonia dei David di Donatello. A fare gli onori di casa è stato come sempre Carlo Conti, con attori e registi collegati dalle rispettive abitazioni. Il non aver compiuto collegamenti con i candidati e i vincitori di tutte le altre categorie, soprattutto alla luce della difficoltà che stanno vivendo i lavoratori dell’audiovisivo, ha destato non poche perplessità tra gli addetti ai lavori.

Entrando nel merito dei film e delle storie, che come ribadito in un messaggio dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci permetteranno di "tornare a sognare", la cerimonia è stata dominata dal film di Marco Bellocchio Il Traditore, che si è aggiudicato il premio per il miglior film, per la regia, per il migliore attore protagonista (Pierfrancesco Favino) e non protagonista (Luigi Lo Cascio) e per la migliore sceneggiatura originale. E proprio il premio per quest’ultima categoria sa anche di Campania perché, oltre allo stesso Bellocchio e alla sceneggiatrice Ludovica Rampoldi, allo script hanno lavorato anche lo sceneggiatore casertano Francesco Piccolo e la regista e sceneggiatrice napoletana Valia Santella.

Ma analizzando il trend generale delle candidature e dei premi, Napoli e la Campania si sono prese la scena della cerimonia perché dei cinque film in lizza Il Traditore di Marco Bellocchio, Il Primo Re di Matteo Rovere, Pinocchio di Matteo Garrone, Martin Eden di Pietro Marcello e La Paranza dei bambini di Claudio Giovannesi, gli ultimi due sono stati ambientati e girati a Napoli. Proprio il visionario e anarchico Martin Eden del regista Pietro Marcello, che ha dato una propria visione al romanzo capolavoro di Jack London, ha conquistato il premio per la migliore sceneggiatura non originale, grazie allo script scritto a quattro mani dallo stesso Marcello con lo scrittore e sceneggiatore napoletano Maurizio Braucci, che gareggiava per la stessa categoria anche per la sceneggiatura del film La Paranza dei bambini, tratto dal romanzo di Roberto Saviano. A trionfare invece nella categoria per la miglior prova attoriale è stata l’attrice napoletana Valeria Golino che ha vinto il David per la categoria migliore attrice non protagonista, grazie all’interpretazione di Rita nel film 5 è il numero perfetto. Film che ha visto l’esordio dietro la macchina da presa di Igort, che ha animato i disegni della sua omonima graphic novel, restituendo l’essenza delle sue tavole con un’immagine di una Napoli onirica e noir, lontana dalle rappresentazioni rese negli ultimi anni nei film e delle serie tv della “Napoli criminale”. Altro riconoscimento molto importante è arrivato dalla categoria per il miglior documentario, dove ha vinto il David Selfie di Agostino Ferrente. Il documentario di Ferrente, già candidato dall’Italia anche agli oscar del cinema europeo (EFA) del 2019, racconta la storia di due sedicenni, Alessandro e Pietro, che con uno smartphone riprendono la loro quotidianità di un’estate torrida passata al Rione Traiano, alternando al racconto di queste giornate i ricordi della loro amicizia con Davide Bifulco, il sedicenne ucciso da un carabiniere nel corso di un inseguimento proprio al Rione Traiano nel 2014 e al quale Ferrente ha dedicato il documentario. E in quello che sembra essere il David degli intrecci, un filo lega Ferrente al musicista casertano e nonché anima degli Avion Travel Mario Tronco, visto che i due contribuirono alla nascita dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Ebbene, proprio il musicista casertano ha vinto con la sua Orchestra il premio per miglior musicista per l’arrangiamento del Flauto Magico di Mozart, trasposto sul grande schermo con Il flauto magico di Piazza Vittorio

I premi e le numerose candidature non sono altro che una conferma della centralità nazionale e internazionale del comparto audiovisivo campano. Centralità riconosciuta da un network internazionale come Netflix, che ha deciso di avviare un fondo economico con l’Italian Film Commission nella quale rientra anche la Film Commission della Regione Campania, al fine di supportare le maestranze impegnate in produzioni che hanno dovuto stoppare le riprese o impegnate in produzioni in partenza. Riguardo a quest’ultimo punto il CLARCC (Coordinamento Lavoratori Regione Campania Cinema e Audiovisivi), il CFC (Coordinamento Festival Cinematografici Campania) e il CNA - Cinema e audiovisivi in Campania, in un documento ben articolato, hanno avanzato alcune proposte alla Regione Campania. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha più volte ribadito, anche nel consueto punto in streaming del venerdì, il pieno impegno da parte della Regione per sostenere il comparto dell’audiovisivo. E, come riportato anche nel documento, non vanno dimenticate le sale cinematografiche che, proprio in occasione della cerimonia dei David di Donatello, hanno riacceso le luci delle sale con un flash mob promosso dall’Associazione Nazionale degli Enti Cinematografici. La Fase 2 sembra essere iniziata, ma come sempre non per tutti.  





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