Lo scudetto in tv e' di Laura Barth

Bella e tenace: l'attrice, modella e conduttrice si racconta a Iuppiternews

    di Daniele Vargiu

Laura Barth è una donna poliedrica: attrice, fotomodella, conduttrice televisiva. Nata a Roma, attualmente vive a Milano. Il suo percorso artistico ha inizio all’età di 16 anni come modella. È apparsa sulla copertina di importanti magazine e ha preso parte a numerose campagne pubblicitarie di importanti marchi. Si è diplomata presso l’accademia “Cantiere Teatrale”, scuola professionale di recitazione diretta da Paola Cruciani. Ha una laurea in Giurisprudenza conseguita presso L’Università Degli Studi Di Roma Tre con 110 e lode Si cimenta nell’ambito televisivo come una delle presentatrici più apprezzate per la sua bravura e anche per la sua bellezza. Nel 2015 è stata il volto della Juventus. Per Jtv si occupava del tg pre e post partita, delle interviste a bordo campo, delle trasferte in Champions League e dell’Under 19. È stata opinionista in varie trasmissioni sportive per Sky e per la Rai, quali: “Calcio Totale”, “Calcio & Mercato”, “Quelli Che il Calcio” e “Calciomercato”. Tutte queste passioni e il piacere di poter interagire con il pubblico, la portano ad essere presente sui vari social. Tra cui Instagram, social network mediante il quale ha lavorato per diversi brand. Su Instagram attualmente consta il numero di 204.6k followers.

Come stai Laura e come stai vivendo questo periodo insolito rispetto agli altri?

“Guarda… comincia ad essere lunga. Non pensavo che durasse così tanto. A livello lavorativo è un momento un po' particolare. Un momento nel quale, uno, da giocatore titolare improvvisamente termina in panchina a causa del Covid, per poi tornare a scendere in campo. In questo modo le persone non riescono a capire le ragioni legate alla professionalità. Sono immagini legate alla circostanza. Spesso e volentieri legate anche al colore delle zone. Non vedo l’ora di poter tornare in zona arancione perché comunque io vivo a Milano. E per tutto il comparto moda, settore nel quale lavoro ha avuto una buona incidenza”.

Tu vivi a Milano però sei originaria di Roma?

“Io sono nata a Roma e sino a cinque anni fa vivevo lì. L’esperienza con la Juventus mi ha portata a trasferirmi nel nord Italia e quindi dopo questa esperienza sono tornata a vivere Roma per un paio di mesi. In seguito ho deciso di trasferirmi a Milano per motivi professionali”.

Raccontaci dell’esperienza da conduttrice per Jtv

“È stata una grande scuola di vita perché lavorare per la Juventus è stato un grande privilegio. L’insegnamento più grande che ho appreso lavorando per loro è che per essere vincenti o per provare ad esserlo, credo che il requisito fondamentale sia crearsi pochi alibi. Quando si è con loro mal che vada si pareggia. La sconfitta è qualcosa che uno contempla per capire come evitarla”.

Modella, attrice, conduttrice tv e laureata alla facoltà di Giurisprudenza con 110 e lode. Ti potremmo definire una donna poliedrica?

“Sicuramente, mi piace fare tante cose. Anche se in passato portare avanti più cose contemporaneamente era vista come una questione di indecisione. Nel mio caso sin da piccola volevo portare avanti tanti discorsi. Inoltre non avevo previsto in passato che i social potessero essere un ulteriore mezzo di espressione”.

Quanto è stato importante il corso di recitazione?

“Il percorso di recitazione per me è stato un momento meraviglioso della mia vita. Ho studiato per tre anni in maniera approfondita. Chiaramente questo studio ti porta a fare un lavoro su te stesso e credo che al di là del fatto che poi uno riesca a fare l’attore come vorrebbe, questo è un elemento imprescindibile per chi vuole fare un lavoro artistico. Chi fa questo tipo di lavoro utilizza sé stesso come mezzo di espressione”.

Moda, recitazione e fotografia si ricollegano all’arte. Quale è il tuo concetto di arte a riguardo?

“Per come io vivo il mondo della moda, ritengo che la fotografia sia una forma artistica. Anche se per molti è una delle arti meno importanti, però in realtà lo è. È una forma artistica che non è tridimensionale ma si basa soltanto sul visivo. Però, non per questo è meno importante, certo la recitazione mette in gioco la parola e l’espressività. È un lavoro diverso, però l’espressività volendo la mette in gioco anche la fotografia. La moda è arte. Attualmente diventa un po' più difficile in questo momento fare dei progetti super interessanti dal punto di vista artistico, è diventato spesso molto più scarno, però la moda è qualcosa che fa sognare, la moda non è vestiti, è la vendita di un sogno di un mondo che spesso è intangibile che suscita una visione”.

Distaccandoci dal settore moda, come trovi la situazione del cinema italiano attualmente?

“La chiusura dei cinema in questo momento non sta aiutando. Credo che ci siano tanti registi e tanti sceneggiatori che stanno scrivendo progetti interessanti. Il discorso è la difficoltà di farli ripartire, anche perché hanno dovuto lavorare a singhiozzo tra un’apertura e l’altra. Spero che dopo questo fermo si possa osare maggiormente e soprattutto che si possa dare una possibilità in più a progetti che magari apparentemente non sono garanzia di successo. Ecco un po' più di apertura”.

Hai una serie tv preferita?

“Riflettevo su questo proprio l’altra sera. Io sono più da film che da serie tv, anche se le guardo. Preferisco vedere i film per la cura che si ha del personaggio. Una serie che mi è piaciuta particolarmente è “La Casa De Papel”. L’ho amata particolarmente perché l’ho vista in lingua originale, dato che il mio compagno è di Madrid, inoltre la storia in sé è molto avvincente. Ti tiene incollato allo schermo”.

Qual è il tuo concetto dell’essere donna?

“Più che un concetto dell’essere donna, ho magari un’aspirazione sul tipo di donna che vorrei essere. Una donna che riesce a portare avanti la famiglia, gli affetti, la quotidianità anche con un livello professionale di un certo tipo, chiaramente dev’essere supportato da una formazione e da uno spessore Sono molto affascinata dalle donne da un po' di tempo. Sono più appassionata dal mondo femminile che dall’universo maschile, ma probabilmente perché mi sento donna, no? Mi piacciono le donne femminili però con le palle. Questo è il mio immaginario di donna vincente, ma anche con le sue fragilità e la dolcezza che secondo me ogni donna è un elemento che deve conservare”.

Come ti descrivi con due aggettivi?

“Sono una persona curiosa determinata e molto sensibile.

Quali progetti hai per il futuro?

“Ho una serie di progetti in ballo anche se per il momento sono tutti in stand-by per il discorso Covid. Io credo che la situazione del Covid abbia un po' appannato la mia progettualità lavorativamente parlando. Spero che dopo questo sfortunato periodo si possa a tornare a regime per tutti. Specialmente per il comparto artistico che ha subito un grosso colpo”.

Cosa ne pensi della situazione vaccini?

“Sono assolutamente a favore e sono spesso indispettita da quante sono le persone contrarie. Per quanto riguarda il vaccino, credo sia un dovere civile per poter raggiungere l’immunità di gregge. Se non ci vacciniamo non ne veniamo fuori da questa situazione. Voglio essere fiduciosa nei confronti della medicina”. 





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