Champions, un'impresa possibile

Con il Milan serve un Napoli pronto alla battaglia. E la citta' freme...

    di Davide Martino

Il Napoli di questo anno è superiore anche ad ogni forma di becero autolesionismo creato da un lato dalla società con una politica di regolamentazione del tifo da Medioevo e dall'altro dalla stessa tifoseria organizzata che dovrebbe pensare a sacrosante forme di protesta, ma al di fuori del terreno di gioco. Lo stadio oggi come ieri, come in futuro è terra di incitamento dei propri beniamini e non potrà mai essere strumentalizzato per altre forme di protesta da inscenare al di fuori della sua sacralità.
Il Napoli, si diceva, è stato capace in questa ultima e decisiva parte del torneo anche di attenuare queste sterili polemiche con risultati e prestazioni che alimentano ogni tipo di fantasia, anche quelle più irrealizzabili. Notizia di ieri la riapertura di De Laurentiis ai tifosi delle curve, con la seria speranza che la compattezza e le coreografie organizzate in un San Siro a festa possano essere riprodotte anche nell'impianto intitolato al più grande di tutti. Il Napoli lo merita. Napoli lo merita. 
La squadra scesa in campo a Lecce, un poco appannata e frustrata dalla pessima prestazione del Maradona contro il Milan, ha portato a casa un risultato eccellente che certifica la conquista dell agognato tricolore che da oltre 30 anni manca agli azzurri, ma soprattutto proietta gli azzurri a concentrarsi esclusivamente sul doppio impervio impegno di Champions sempre contro i diavoli rossoneri. Il primo round in maniera immeritata e fortunata è stato aggiudicato ai meneghini, ma il Napoli ne deve uscire rafforzato per una prestazione eccellente che ha denotato ancora una volta la netta superiorità di palleggio e di organizzazione di gioco della compagine di Spalletti.
L'assenza di Osimhen ha pesato un macigno, così come quella di Simeone e di Raspadori, per cui il tecnico azzurro ha fatto di necessità virtù riproponendo quel modulo con il falso nueve che tanta gloria passata gli ha donato. I giocatori hanno mostrato subito carattere e sfrontatezza, confinando i padroni di casa per quasi mezz'ora nella propria metà campo e sfiorando la marcatura per ben tre volte. In questa ottica ha pesato più del solito l'assenza di un bomber, nonostante l'ottima prestazione di Elmas che ha dato fastidio ai centrali rossoneri con i suoi costanti movimenti di taglio.
Sono stati pagati a caro prezzo gli ultimi venti minuti del primo tempo, laddove l'imbucata di Leao che ha sfiorato il gol di poco, ha galvanizzato gli uomini di Pioli capaci di segnare in contropiede il gol partita sull'ottima giocata di Diaz, vero e proprio grimaldello dei rossoneri che in queste due recenti partite ha sparigliato completamente i piani di mister Spalletti.
Sembrava l'inizio della fine, con la traversa sul finale del tempo colta da Kjaer a dimostrare l'inerzia dei rossoneri, ma al contrario il secondo tempo è stato un dominio di possesso e di gioco degli azzurri che hanno ripetutamente sfiorato il pari, negato dalle prodezze del miglior portiere attualmente in circolazione. Quel Maignan che tanto ha tolto al Milan in termini di certezza nei mesi scorsi, ma che sta restituendo tutto con gli interessi.
Inutile parlare dell'arbitraggio, totalmente inadeguato a questi livelli, a causa di una direzione di gara disarticolata, poiché capace di passare nel volgere della partita dall'essere eccessivamente permissivo a reprimere ogni forma di protesta.
Al ritorno ci si aspetta la stessa sfrontatezza degli uomini di Spalletti che guidati dal proprio pubblico e dal genio immortale di Diego Maradona potranno riscrivere un'altra pagina indelebile di storia di questa stagione magica.
 
PAGELLONE AZZURRO
Meret 6 può poco sui gol subiti
Di Lorenzo 7,5 una macchina perfetta
Rrhamani 6,5 bene bene a San Siro
Kim 5,5 peccato quella protesta, sacrosanta, ma eccessiva nei modi.
Mario Rui 6 sempre propositivo
Anguissa 5 due gialli in dieci minuti nel secondo tempo della partita della vita sono inaccettabili.
Lobotka 6,5 sempre presente e preciso
Zielinski 6 bene, ma non benissimo.
Lozano 5,5 l'avversario è di quelli ostici.
Elmas 6,5 un jolly preziosissimo che potrà essere la carta vincente al ritorno.
Kvaratskhelia 5,5 il sbagliato condiziona il voto
Raspadori 5,5 ancora appannato
Simeone SV 
Ndombele 6 sarà protagonista al ritorno
Oliveira 6 pochi minuti intensi
Politano 6 entra bene 
Spalletti 6,5 certifica il dominio in campionato. Vogliamo il capolavoro in Champions.





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