LIBRI In mezzo al mare un'isola c'e'

Il diario estivo di Isabella Quarantotti De Filippo che racconta il suo Eduardo

    di Armando De Sio

“In mezzo al mare un’isola c’è…” è un libro di Isabella Quarantotti De Filippo, terza moglie di Eduardo De Filippo, edito per i tipi Edizioni La Conchiglia nell’ottobre del 2002. Il libro è un piccolo diario di un’estate di fine anni Cinquanta passata in compagnia di Eduardo sull’isola d’Isca (di cui lo stesso Eduardo era proprietario) a largo della Costiera amalfitana. Questo libriccino di una novantina di pagine circa è davvero un piccolo scrigno. Non è semplicemente un diario: all’interno vi sono ricordi, aneddoti, descrizioni di paesaggi e di stati d’animo, il racconto di una storia d’amore. Ma com’è nata l’idea di pubblicare questo testo? Sentiamo Isabella: «Ho ritrovato questo diario ormai quarantenne qualche anno fa, mettendo ordine in uno scatolone scarlatto, pieno zeppo di vecchie carte. Tirai fuori il fascio di pagine con curiosità e un po’ di scetticismo […] Man mano che leggevo i brani frammentari mi andavo appassionando sempre di più a quelle carte stropicciate che mi restituivano un’immagine a tutto tondo del magico tempo passato. Lo lessi di nuovo e cominciai a correggere qui, tagliare là, mentre la vivacità del racconto mi portava a rivivere i sentimenti di quelle due persone, di cui una fuori dell’ordinario, che avevano saputo godere a fondo la bellezza ancora incontaminata di Isca.». L’estate scorre serena su questa piccola isola, tra pesche, nuotate, incontri. Isabella descrive inoltre il lavoro di Eduardo allo scrittoio: «Eduardo ha iniziato a scrivere una commedia, si chiamerà “Venerdì, Sabato e Domenica”. Lavora senza interruzione dalle prime luci dell’alba alle due del pomeriggio. Come riesca a restare seduto al tavolino così a lungo e con tanta concentrazione proprio non lo so. […] Dopo cena Eduardo mi ha letto un brano della commedia che sta scrivendo e che adesso si chiama “Sabato, domenica e lunedì”, quello che chiude il primo atto, con Donna Rosa che singhiozzando, spezza gli ziti in un’insalatiera. Mi è sembrato bellissimo […]». Eduardo con Isabella si apre e racconta episodi poco noti, o sconosciuti ai più, del suo passato: «Eduardo aveva circa otto anni quando, in una torrida mattinata estiva, lo mandarono a fare il bagno a Mergellina, insieme ai figli legittimi di Scarpetta. Badava a loro l’amministratore della Compagnia, un milanese di nome Renzi. La guagliunera si tuffò urlando e ridendo, poi i ragazzi cominciarono a spruzzare d’acqua l’accompagnatore il quale, pur essendo notevolmente scocciato, li lasciava fare; ma quando Eduardo, contagiato dall’allegria generale si azzardò ad imitarli, Renzi lo afferrò e gli tenne la testa sott’acqua che quasi affogava». Arriva però la «[…] Fine dell’estate, fine della felicità. “Statti vicino a me”, dice piano Eduardo. L’ho abbracciato e così siamo restati a lungo, trasognati, anche dopo che l’ultima candela si è spenta sfrigolando». Un libro poetico da leggere e rileggere quello di Isabella. Non solo il racconto di una storia d’amore, ma il racconto di due innamorati della natura, dell’arte, della vita.





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