Il tempo della poesia
Si concludono gli incontri presso il caffè letterario Il tempo del vino e delle rose
di Maria Neve Iervolino
«Lasciate cadere il tempo
mandatelo in esilio per sempre
non voglio contare giorni
che non stampino racconti d’amore…»
(Angela Schiavone)
Seppure frammentata la realtà culturale napoletana ha molto da offrire a chi ha ancora tempo per concedersi il vino e le rose; se come scrisse Daniel Pennac «Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere», l’amante e il poeta avranno sempre rifugio presso il Caffè letterario Il tempo del vino e delle rose. All’ombra di Dante, a pochi passi dalla via dei librai di Port’Alba questo caffè letterario, oltre ad essere sede di uno dei più riusciti club del libro napoletani, organizza eventi culturali ricchi di fascino e novità, tra questi la rassegna "La poesia al tempo del vino e delle rose", iniziata il 10 febbraio e conclusasi il 18 giugno, per un totale di venti incontri. L’evento ha accolto, tra le altre, le opere delle poetesse Angela Schiavone e Vera D’Atri. Durante il gremito incontro dell’8 giugno le due autrici hanno letto brani delle loro raccolte spiegandone la genesi, le finalità, e il motore della loro ispirazione.
La nuova opera di Vera d’Atri, Il fortino, recentemente vincitrice del "Premio Castello di Prata Sannita", ha il merito di avere portato all’incontro la sua non comune musicalità, in grado di rendere palpabile la dimensione incorporea dei sentimenti dell’io lirico; come sottolineato dall’autrice il titolo non deve fare pensare ad una poesia di tipo civile ma al ripiegamento su sé stessi della poesia soggettiva.
Drammaturgia privata, titolo eponimo della prima parte, vuole rendere subito, oltre al senso di riservatezza per la lunga e meditata genesi dell’opera prima di Angela Schiavone, un senso della privazione, che si risolve infine nella drammaturgia della condivisione, metafora della condivisione col pubblico di un’opera prima già matura che si arricchisce di suggestioni provenienti dal mito e dalla letteratura.
Si prospettano nuove agitazioni culturali in piazza Dante e nel centro della città di Napoli, per una realtà culturale che cerca d’imporsi sempre più sul territorio.