Ritratti napoletani: Dolores Palumbo

Carriera e aneddoti su una delle più brave attrici e caratteriste del cinema italiano

    di Armando De Sio

Dolores Palumbo nasce a Napoli il 14 giugno 1912 da una famiglia di teatranti.  I genitori lavoravano nella compagnia dove c’erano autori del calibro di Roberto Bracco, Ernesto Murolo e Salvatore Di Giacomo. Fin da piccola Dolores si ritrovò a imitare tutti i grandi, in piedi sul tavolo della cucina dei genitori. Anche lei, come tutti gli attori della sua epoca, debuttò giovanissima, in Assunta Spina di Di Giacomo a 13 anni, dove ogni sera doveva prendere – da copione – un ceffone. A diciotto anni, nel 1930, Dolores entra nella Compagnia del Teatro Umoristico de I De Filippo, al Teatro Kursaal di Napoli, interpretando il ruolo della cameriera nell’opera “La bella Trovata”.

La Palumbo si fa notare per la sua recitazione naturale, allegra e per l’accattivante vis comica. Fu elogiata e apprezzata molto anche da Luigi Pirandello, quando Eduardo e Peppino collaborarono con il grande Maestro siciliano mettendo in scena le versioni in napoletano di Liolà, Il berretto a sonagli e L’abito nuovo.  Nino Taranto, infatti, nel 1939, la vuole al suo fianco per recitare nel teatro di rivista. L’attrice si divide così tra la rivista e il Teatro di Eduardo, che nel frattempo dopo la Seconda guerra mondiale si è diviso dal fratello Peppino. Tanto grande era la stima che il grande attore-drammaturgo aveva per la Palumbo che nel 1955 scrive per lei il ruolo di prima attrice nella commedia Mia famiglia e, l’anno successivo, quello di Chiarina in Bene mio, core mio.

Negli stessi anni ha molto successo anche al cinema, prendendo parte a molti film come Carosello napoletano (1954) di Ettore Giannini; Miseria e nobiltà (1954) di Mario Mattoli, accanto all’immenso Totò interpretando la sua irosa e scontrosa compagna Luisella; Lazzarella (1957) di Carlo Ludovico Bragaglia; l’esilarante La nonna Sabella (1957) di Dino Risi, dove la vediamo, tra gli altri al fianco di Tina Pica, Peppino De Filippo, Renato Salvatori; Mariti in città (1957) di Marino Girolami; La nipote Sabella (1958) – sequel del già citato La nonna Sabella – di Giorgio Bianchi; Pane amore e Andalusia (1958) di Javier Setò dove la vediamo recitare al fianco di Vittorio De Sica, Lea Padovani e Tina Pica. Vanno citate anche le sue partecipazioni, negli anni Sessanta, ai cosiddetti “musicarelli”, in cui l’intera trama è sorretta dalla canzone (dei vari Gianni Morandi, Bobby Solo e Little Tony): tra questi ricordiamo Una lacrima sul viso (1965), Non son degno di te (1965) di Ettore Maria Fizzarotti con Gianni Morandi, Laura Efrikian, Nino Taranto; In ginocchio da te (1965) di Ettore Maria Fizzarotti; Se non avessi più te (1965) di Ettore Maria Fizzarotti e Il suo nome è Donna Rosa (1969) di Ettore Maria Fizzarotti con Al Bano e Romina Power. Dolores Palumbo muore il 30 gennaio del 1984 a causa di un cancro. Il suo ultimo film, fu “Figlio Mio sono innocente” del 1974 con Mario e un giovane Sal Da Vinci. Il cinema l’aveva dimenticata, oggi è però sicuramente tra le più grandi caratteriste dello spettacolo italiano!





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