Quei Van Gogh ritrovati

Museo di Capodimonte, in mostra due dipinti dell'artista recuperati nel 2016

    di Vincenzo Maio

Si concluderà il prossimo 26 febbraio, presso il Museo di Capodimonte di Napoli, la mostra temporanea dei due capolavori di Van Gogh, “La Spiaggia di Scheveningen” (1882) e “La Chiesa di Nuenen” (1884), collocati, da soli, nella sala attigua a quella dove è conservata una delle perle del museo napoletano, “La flagellazione di Cristo” del Caravaggio. I due dipinti (nelle foto) furono rubati 14 anni fa, per poi essere ritrovati dalla Guardia di Finanza nel settembre 2016 in una villa a Castellammare di Stabia. Dopo l’esposizione, i due quadri ritorneranno al Museo Van Gogh di Amsterdam.

In questa occasione i Servizi educativi dello stesso Museo organizzano, fino al termine della manifestazione, visite e laboratori per le scuole di ogni ordine e grado. La presenza dei due Van Gogh rappresenta infatti un’occasione unica non solo per ammirare i dipinti, ma per approfondire il concetto di bene pubblico e il ruolo che hanno le istituzioni nel difendere le opere d’arte, ribadendo l’importanza di far maturare sempre di più la consapevolezza che straordinari capolavori d’arte appartengono all’umanità.

Vincent Van Gogh (1853-1890) è stato un pittore olandese. Autore di quasi 900 dipinti e più di mille disegni, senza contare i numerosi schizzi non portati a termine e tanti appunti destinati probabilmente all’imitazione di disegni artistici di provenienza giapponese. Tanto geniale quanto incompreso in vita, Van Gogh influenzò profondamente l’arte del XX secolo. Dopo aver trascorso molti anni soffrendo di frequenti disturbi mentali, morì suicida all’età di 37 anni per una ferita di arma da fuoco. In quell’epoca i suoi lavori non erano molto conosciuti né tantomeno apprezzati. Dopo la sua morte iniziò la sua riscoperta, fino a farne uno degli artisti più famosi di tutti i tempi. Oggi le sue opere hanno un valore inestimabile e sono custodite nel Van Gogh Museum, un museo statale situato ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, che possiede la più grande collezione dei lavori del pittore olandese.

Il direttore del Museo di Capodimonte Sylvain Bellenger (nella foto) ha risposto ad alcune domande sui due quadri di Van Gogh.

Qual è il valore storico-artistico dei due quadri di Van Gogh esposti al Museo di Capodimonte?

«Van Gogh è morto giovane, e quindi la sua produzione artistica è racchiusa in un tempo molto breve. Sono due opere che sono state realizzate in Olanda, prima che incontrasse Gauguin, quando era molto vicino alla scuola tradizionale del paesaggio olandese».

Qual è l’ elemento che più contraddistingue l’arte di Van Gogh?

«La personalità, una visione particolare che si vede già nell’opera “La Spiaggia di Scheveningen”, dipinta con uno spessore di colore molto visibile. Si nota già una personalità diversa. Van Gogh ha avuto questa personalità fino alla follia».

Che cosa ne pensa di Van Gogh come il prototipo più famoso di artista maledetto?

«Io non credo agli slogan e alla semplificazione delle categorie. Non credo che Van Gogh sia maledetto. So che c’è una pubblicità che utilizza questa immagine. Penso che Van Gogh abbia incontrato nella sua vita delle difficoltà particolari, come tutti noi».

Quali sono i mezzi per contrastare i furti d’arte?

«La sorveglianza, le forze dell’ordine e il rispetto».

 

Il direttore del Museo di Capodimonte Sylvain Bellenger

 

 





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