Metti qualche amico e un falo'...

Santa Maria di Castellabate celebra il ferragosto tra musica e fuochi

    di Adriano De Simone

È ancora il pomeriggio del 15 agosto quando residenti e villeggianti nel paesino di Santa Maria di Castellabate, reso celebre dal successo cinematografico “Benvenuti al sud”, iniziano a vivere il fervore della festa. Tutti si riversano in strada poco dopo il crepuscolo ed ecco che, tra chi ascolta musica live al bar, chi si aggira divertito tra le bancarelle o chi, più semplicemente, attende lo spettacolo pirotecnico sul lungomare, trova posto la giovanile tradizione del Falò in spiaggia.

Lungi dal pensiero di un falò tradizionale, i ragazzi del cilentano abbandonano le chitarre ed il barbecue per far posto a tanta musica e cocktails. Nulla è lasciato al caso: casse da discoteca, mixer e microfoni, e c’è addirittura chi allestisce una intera postazione da dj con luci stroboscopiche perché il party da spiaggia sia ancor più bello dell’anno precedente. Così, tra barman improvvisati e vocalist per una notte, tutti danzano con braccialetti fosforescenti al polso, ricordo della serata. 

Vien da chiedersi perché in tanto movimento si accendono ancora i fuochi sulle spiagge, rischio che può far incorrere in salatissime multe. E soprattutto, dove sono i controlli della capitaneria di porto? Ma c’è ben poco da stare a pensare: il falò, per quanto rivisitato in chiave moderna, è tradizione. Quel fuoco non è che un simbolo, un pretesto e, ad ascoltare qualcuno tra la folla, “un semplice modo per dire: noi ci siamo!”. E lo scarso controllo dona a centinaia di giovani un luogo di ritrovo in cui tirar tardi e aspettare mattino tra le amicizie che muovono passi da una vita e quelle che si scambiano un primo sorriso proprio stanotte.

Tutti si divertono e, giunta la mezzanotte, ecco in lontananza i fuochi del paesino colorare il cielo quel tanto che basta per dare ancora più sapore ad una serata già perfetta.





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