LIBRI Il nuovo re dei media europei

Fiorina Capozzi racconta esordi ed evoluzioni dell'imprenditore Vincent Bollorè

    di Sveva Della Volpe Mirabelli

Uscito da poche settimane,Vincent Bolloré, Il Nuovo Re Dei Media Europei (edito da goWare in collaborazione con Key4biz) è un libro che rivela le operazioni di un vincente, di un imprenditore la cui ultima conquista si intreccia con il futuro delle telecomunicazioni italiane.

L'autrice è Fiorina Capozzi, giornalista finanziaria, attiva in Italia e all'estero e con alle spalle una decennale esperienza nella stampa francese di ambito finanziario, politico ed economico. Una intensa e lunga frequentazione con il mondo d'oltralpe ha ispirato, infatti, il suo ultimo lavoro sul finanziere bretone, nuovo re media del vecchio continente. Con occhio da reporter e penna da narratrice, Fiorina Capozzi presenta, nel suo pamphlet, l'uomo che qualcuno ha definito “l'industriale che sa contare”.

Vincent Bolloré è innanzitutto il volto storico del XXI secolo di un impero, quello del gruppo Bolloré, che nel 2022 compirà 200 anni. Nell'opera la scrittrice ne racconta gli esordi, ne traccia l'evoluzione fino alle più recenti imprese. Tra queste una si preannuncia rivoluzionaria, spiega Fiorina Capozzi: entro la fine dell'estate 2015 Vivendi, il colosso francese dei media e della telefonia, di cui Bolloré è presidente e primo azionista, aspira a divenire il principale socio di Telecom Italia. Il finanziere bretone sarebbe, a quel punto, un necessario interlocutore per il governo italiano nel processo di digitalizzazione della nazione, processo che il governo Renzi punta a sostenere anche per le importanti ricadute occupazionali che lo sviluppo della banda larga comporterebbe.

Con Bolloré, scrive la giornalista, il destino dell'ex monopolista potrebbe, allora, persino procedere verso una convergenza tra il mondo delle telecomunicazioni e quello dei media. Una probabile partita Vivendi-Telecom Italia-Mediaset cui l'autrice dedica il primo capitolo, attirando sin dal principio anche il lettore meno avvezzo agli scenari e alle logiche di un'economia che spesso appare estranea all'uomo comune.





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