“La spartizione dell’Africa, divenne uno degli obiettivi principali dei governi, che seguirono l’esempio offerto da Leopoldo II” (Zukov). Hitler, Mao, Mussolini, Stalin. Sono questi i protagonisti d’un secolo forgiato nel sangue. Ma non appena metto un piede fuori dal XX secolo, scorgo un degno antenato di questi aborti infernali.

" /> “La spartizione dell’Africa, divenne uno degli obiettivi principali dei governi, che seguirono l’esempio offerto da Leopoldo II” (Zukov). Hitler, Mao, Mussolini, Stalin. Sono questi i protagonisti d’un secolo forgiato nel sangue. Ma non appena metto un piede fuori dal XX secolo, scorgo un degno antenato di questi aborti infernali.

" />

L'uomo completamente cattivo del Congo

Leopoldo II, fondatore del Congo tra gomma, avorio e schiavitù

    di Mario Paciolla

“La spartizione dell’Africa, divenne uno degli obiettivi principali dei governi, che seguirono l’esempio offerto da Leopoldo II” (Zukov). Hitler, Mao, Mussolini, Stalin. Sono questi i protagonisti d’un secolo forgiato nel sangue. Ma non appena metto un piede fuori dal XX secolo, scorgo un degno antenato di questi aborti infernali. Meno famoso. Forse. Più micidiale. Addirittura. Fu definito da Guglielmo II di Germania come “uomo completamente cattivo” e da un console britannico, come un diavolo, che sarebbe stato meglio per il mondo che non fosse mai nato. Leopoldo II fu re dei belgi dal 1865 fino al 1909, anno fortunato della sua morte. Come qualsiasi uomo di potere che si rispetti, era fermamente convinto dell’indispensabilità d’ un dominio da possedere. Fece coincidere le proprie smanie d’onnipotenza con il destino d’ una regione 75 volte più grande del Belgio. Il Diritto Internazionale di allora, prevedeva la semplice occupazione d’un territorio, per decretarne il possesso. La particolarità fu che né il popolo, né il governo belga, erano interessati all’acquisizione d’una colonia. La Conferenza di Berlino del 1885 accontentò un capriccio al prezzo di un’ecatombe. Mi sono sempre chiesto come sarebbe il mondo, se la genialità e l’intelligenza fossero messe a disposizione d’un destino comune. Leopoldo II non scelse a caso il suo feudo. Si affidò ai migliori esploratori per scovare l’El Dorado in Asia o in Africa. Il Congo fu la vittima sacrificale: regione strategica, ricca di diamanti, oro e avorio. Sembrerà strano, ma fu un altro il tesoro che fece gola al sovrano, quello stesso tesoro scoperto nel 500 a.C. dai Maya e gli Aztechi che lo impiegarono per costruirci palle da gioco. Nel 1839, un inventore squattrinato, scoprì il processo di “vulcanizzazione della gomma”, attraverso il quale si otteneva un materiale elastico rivoluzionario. Nel 1885 si tenne addirittura una mostra internazionale a Parigi, per dimostrare lo straordinario impiego industriale della gomma: scarpe, montature per occhiali, scialuppe di salvataggio, pettini, bottoni, ombrelli e un’infinità altra d’oggetti ancora. Charles Goodyear, probabilmente ci avrebbe pensato due volte nel presentare il progetto, che ottenne il brevetto il 21 maggio 1844. Circa trent’anni dopo Leopoldo II si sarebbe fiondato come un avvoltoio sulle sterminate foreste di caa-o-chu congolesi. Non c’è da aggiungere molto. Sfruttamento selvaggio, distruzione dei diritti umani, schiavitù, mutilazioni ed un genocidio la cui sola percezione causa gelo. Se l’Olocausto hitleriano conta tra i 5 ed i 7 milioni di uomini uccisi, le documentazioni ufficiali circa ciò che avvenne in Congo sono ancora più agghiaccianti. Tra i 7 e i 10 milioni di uomini sterminati. Quando nel 1908 il parlamento belga, sotto la pressione di quello stesso Diritto Internazionale che aveva permesso questo, costrinse il sovrano a cedere la colonia, Leopoldo II cercò di occultare tutte le prove dell’Apocalisse che portò in quella disperata landa africana. “Il Grande Oblio”, testimoniato da A. Hochschild. Furono infatti numerosi gli scrittori illustri che presero parte alla condanna internazionale del sovrano. Tra questi Conan Doyle, Joseph Conrad, Mark Twain. “Udite le urla dello spettro di Leopoldo che arde all’Inferno per il gran numero di mutilati. Sentite come i demoni sghignazzano e gridano, tagliandogli le mani, giù! All’Inferno!”. Lindsay non sapeva però che Leopoldo era stato un messia e che l’Inferno di lì a poco sarebbe esploso. Nero e infuocato. Come l’Africa. Tutte le notizie circa fonti storiche e citazioni sono state prese da: -African Affairs, rivista del mondo africano; -Storia e storiografia, testo adottato ufficialmente da docenti liceali ed universitari.

 





Back to Top