2014.Odissea in Formula1
Guida ai regolamenti, alle novità , ed alle rivoluzionate vetture dell' era turbo
di Armando Yari Siporso
Il ritorno ai propulsori sovralimentati è una rivoluzione per la Formula 1. Ma la maggiore accelerazione, prima ancora che le vetture accendessero i motori, è stata causata dallo stravolgimento dei regolamenti, che ha proiettato squadre e tifosi in una nuova era di questo sport.
I piccoli e grandi cambiamenti rischiano di disorientare gli appassionati che si troveranno, sulla griglia di partenza del primo gran premio, con vetture completamente diverse (ma questo è abbastanza normale), numerazioni strane sulle carene (questo è del tutto insolito) e gare che non avranno più uguale valore di punti per le classifiche iridate (e questo è ai confini della realtà).
I PUNTEGGI
Partiamo proprio da questo ultimo aspetto. Il più controverso e dibattuto sistema di punteggi mai proposto dal circo della velocità. Come lo scorso anno i primi dieci piloti prenderanno al traguardo di ciascuna gara rispettivamente 25, 18, 15, 12, 10, 8, 6, 4, 2, 1 punti. Ma questo non varrà per tutte le gare. Bernie Ecclestone – patron della F1 – avrebbe deciso, per garantire maggiore suspance al mondiale, di assegnare punteggi doppi nell’ultima gara. Il condizionale è però d’obbligo dal momento che, a seguito delle polemiche circolate con la diffusione della notizia, si sta già pensando di ritoccare la regola. Non si pensi però ad una retromarcia: si è infatti parlato, piuttosto che tornare al passato, di estendere la regola dei punti doppi anche ad altri gran premi. La situazione è in divenire ed è possibile che vi saranno novità su questo aspetto.
I NUMERI PERSONALI
Ciò che invece non dovrebbe subire novità (almeno per quest’anno) è il nuovo sistema di numerazione delle vetture, non più legato all’appartenenza al team o alla posizione acquisita dalle squadre nella passata stagione, ma vincolato esclusivamente alla volontà di ciascun pilota. Alonso ha già scelto per la sua Ferrari il numero 14, Raikkonen il 7, Massa il 19, Hamilton il 44 e Ricciardo il 3. Sebastian Vettel avrà diritto al numero 1, che spetterà di anno in anno al campione in carica, ma ha già “prenotato” il numero 5 per quando non sarà, eventualmente, più detentore del titolo.
L’AERODINAMICA DELLE VETTURE
Dal punto di vista prettamente tecnico si è scelto di tornare a dare maggiore valore al coefficiente aerodinamico delle vetture, imponendo nuove limiti per la misura delle stesse, soprattutto nella parte anteriore. L'altezza massima consentita per questa sezione della monoposto fino allo scorso anno era di 55 cm, mentre nel 2014 sarà di 18.5 cm. 36,5 cm di differenza che avrebbero dovuto portare al ritorno dei “musi bassi” dei bolidi degli anni 80 e che, invece, hanno stimolato l’ingegno dei progettisti, che si sono sbizzarriti proponendo nei primi test di Jerez soluzioni creative molto diverse tra loro, ma tutte improntate alla ricerca del carico aerodinamico perduto.
Gli alettoni anteriori più bassi e più stretti (165cm di larghezza rispetto ai 180 dello scorso anno) dovrebbero inoltre limitare i danni in caso di contatti con le altre vetture.
I MOTORI
L’innovazione più significativa resta comunque quella legata ai propulsori: si passa dai motori V8 dello scorso anno ai V6 turbo 1.600cc di questa stagione. Le dimensioni più ridotte hanno permesso di plasmare la carrozzeria del posteriore delle monoposto (quest’anno più snella) direttamente sul motore. E’ insorto però il problema del raffreddamento del turbocompressore a causa del quale vedremo aprire, sui circuiti meteorologicamente più caldi, squarci e prese d’aria sulle fiancate delle vetture .
A fronte della piccola cilindrata non mancherà la potenza. Un regime di 15.000 giri al minuto e 600 cavalli erogati, ai quali si aggiungeranno i 150 cavalli extra offerti dal’ERS (Energy Recovery System, evoluzione del Kers) al quale i piloti potranno affidarsi per un massimo di 30 secondi ogni giro.
IL SERBATOIO DEL CARBURANTE
Non sempre tutta questa potenza sarà però utilizzabile. I nuovi serbatoi potranno contenere solo 100 kg di benzina. Questo comporterà l’esigenza di “mappature” delle centraline finalizzate ad un risparmio di carburante, a discapito della prestazione pura, nei gran premi in cui il consumo è particolarmente accentuato.
IL CAMBIO
Potrà aiutare i consumi l’introduzione dell’ottava marcia per il cambio, di cui potranno essere utilizzati solo sei esemplari nel corso della stagione. Resterà naturalmente la retromarcia.
LE GOMME
Poche, ma forse solo in apparenza, le novità relative agli pneumatici (ancora con struttura della cintura in kevlar), dal momento che la Pirelli si è confermata fornitore unico per la formula 1 fino al 2016.
PENALITA’
Molte invece le nuove “punizioni” previste per chi infrangerà le regole: Comporterà la partenza dalla pit-lane la sostituzione completa della power unit (blocco completo di motore, turbocompressore, sistemi di recupero e gestione dell’energia). Se poi, nel corso della stagione, verrà utilizzato dallo stesso pilota un sesto esemplare completo di power unit, gli saranno scalate 10 posizioni in griglia di partenza rispetto al tempo delle qualifiche. Se verrà usato sesto esemplare solo di una delle componenti restanti le posizioni perse in griglia saranno invece soltanto 5.
Qualora il pilota in qualifica giungesse nelle ultime posizioni, non potendo scontare, in tutto o in parte, la penalità, questa resterà valida nei gran premi successivi per la parte restante.
Come sempre accade in formula 1, e come si è già potuto intravedere nei primi test spagnoli in Andalucia, ad ogni regola nuova, corrisponde un’interpretazione uguale e contraria, per cui non resta che aspettare i prossimi test in Bahrain e poi, naturalmente, lo spegnimento dei primi cinque semafori rossi.