Levania. La poesia sfida il silenzio
Il 9 aprile sarà presentata, presso la libreria Ubik, la rivista edita da Iuppiter
di Sara Giuseppina D'Ambrosio
Sarà presentata il prossimo mercoledì 9 aprile dalle ore 17.30, presso la libreria Ubik di Napoli, in via Benedetto Croce 28 - “Levania” - la rivista semestrale di poesia edita da Iuppiter edizioni, giunta già al suo secondo numero. Nella convinzione che “pensare la poesia costituisca un’attività critica e una forma di resistenza all’insensatezza” interverranno, insieme al direttore di Levania - Eugenio Lucrezi - i redattori Marco De Gemmis, Paola Nasti, Marisa Papa Ruggiero, Carmine De Falco, Costanzo Ioni, Enzo Rega, Enza Silvestrini.
Con il secondo numero della rivista di poesia “Levania”, uscito nel dicembre del 2013 per Iuppiter Edizioni, Eugenio Lucrezi, direttore e redattore, utilizza il suo editoriale per sollecitare il lettore alla riflessione su un interessante quesito: Consistente o immateriale? Quale aggettivo descriverebbe in modo davvero adeguato la natura del dire poetico?
Nella ricerca di una risposta, la lettura delle poesie proposte fornisce indizi ed invita ad esplorare autori contemporanei che, attraverso questo progetto editoriale, trovano modo di esprimersi in forma corale.
Introduco alla lettura i versi di Morten Søndergaard, poeta danese vincitore del Michael Strunge-Prisen. Ai testi in lingua d’origine è affiancata la traduzione di Bruno Berni, che offre il modo per superare il gap linguistico pur conservando, allo stesso tempo, la possibilità di approcciare la musicalità alla base dello scritto di partenza. Søndergaard trasporta in un universo metaforico a noi nuovo, dedicando, per esempio, un intero componimento ad un animale insolito nel contesto lirico: l’ippopotamo (“Flodhest”). L’autore, poi, destabilizza con considerazioni, come “ci sono vantaggi e svantaggi a sviluppare le ali”, che inevitabilmente fanno strada ad inedite prospettive.
Un approccio poetico non convenzionale è anche quello di Carmen Gallo che per “Levania” propone una riscrittura a due voci della poesia di John Donne “A Valediction: Forbidding Mourning”. La poetessa, infatti, utilizza il testo inglese come punto di partenza per un componimento personale che dialoga con i versi di Donne e fa capire come la tradizione possa divenire non solo spunto ma fondamento strutturale di un testo nuovo.
Questo numero di “Levania”, inoltre, sembra aver compreso in anticipo l’importanza che il Futurismo avrebbe rivestito in questo 2014, grazie all’incredibile retrospettiva del movimento al Guggenheim di New York, visitabile dal 21 febbraio al primo settembre.
Sono presentati, infatti, due componimenti di chiara ispirazione futurista. “Pierigrottesco”, il lungo poema di Marzio Pieri, è un vero e proprio inno al fondatore del movimento e ci ricorda che “a Napoli Marinetti vive”. La poesia “lineare” di Giovanni Fontana, “Notturno”, invece, si sviluppa in modo pluridisciplinare permettendo a quattro tavole (realizzate con la tecnica del collage, tanto cara ai futuristi) di integrarsi con il testo utilizzando alcuni dei versi come titoli esplicativi.
È ancora commistione di generi artistici la poesia di Luciano Caruso, della quale troviamo una riproduzione del testo dattiloscritto originale, dedicata ai “Fulmini” dell’artista Mathelda Balatresi, a dimostrazione che l’arte ispira l’arte, qualunque sia la forma attraverso cui si esprime.
Conclude il semestrale una raccolta di recensioni che si offrono come strumento per conoscere alcune delle pubblicazioni poetiche italiane uscite negli ultimi anni.
Levania. Rivista di poesia
12 euro
Iuppiter Edizioni
Nella foto: L’Athena/Mathelda con i Fulmini di un inedito "mito balatresiano" che racconta che la dea li aveva strappati a Zeus per attuare qualche suo proposito di vendetta. (Gio Mangone - 1988)