Irama, un Sanremo in modalita' Dad

Il festival ai tempi del covid: il caso 'risolto' del cantautore in quarantena

    di Daniele Vargiu

La partecipazione al Festival di Sanremo 2021 di Irama potrebbe finire ancora prima di iniziare. Da regolamento l’artista, dovrebbe rinunciare visto l’esito del tampone molecolare di uno dei componenti di uno del suo staff risultato positivo, anche al test di controllo, secondo il protocollo l’artista dovrà seguire la quarantena. Una possibilità stando alle parole potrebbe esserci attraverso il cambio di regolamento: “Da regolamento Irama si dovrebbe ritirare – ha detto Amadeus – non mi piaceva che un ragazzo venisse escluso, ma ho pensato che questo potrebbe accadere anche ad altri. Mi dispiacerebbe se dovesse accadere nuovamente, magari il Venerdi o per la finale. Chiederò al termine della conferenza gli altri cantanti di accettare Irama in gara, di farlo partecipare con la registrazione della prova generale. Una modifica al regolamento che valuteremo.” Nella giornata di avanti ieri la sua esibizione era stata rinviata in attesa di ulteriori accertamenti e per quanto il cantante sia risultato negativo al tampone, secondo il regolamento rigidissimo di 75 pagine non può esibirsi ed entra in lockdown.

A quanto traspare, Amadeus ha aggiunto una proposta che potrebbe rappresentare una seconda possibilità per il musicista: “Come diceva Fasulo, da regolamento Irama si dovrebbe ritirare. Ho pensato che purtroppo questo potrebbe accadere anche ad altri cantanti in gara. Un artista potrebbe trovarsi a saltare anche la finale”. Il tentativo di Amadeus è quello di “chiedere a tutti i cantanti, se sono d’accordo, di mandare e tenere in gara Irama mandando in onda il video della prova generale”. Un via libera che difficilmente non arriverà, ma intanto bisognerà consultare le case discografiche di ciascuno di loro. Amadeus ha inoltre aggiunto che “se lo stesso Irama vorrà escludersi, è libero di farlo. Mi dispiacerà, ma nel caso lo accetterò. Non c’è differenza, e la mia proposta nasce dal desiderio di permettere ai cantanti che avessero lo stesso tipo di problemi, di far parte della gara. Nonostante ciò, è un festival che decolla con grosso numero di ascolti. La musica non si ferma mai come si legge nel claim della Kermesse sanremese. Ma resta la massima attenzione al protocollo di sicurezza approvato lo scorso Febbraio dal Cts, con un Teatro Ariston – tanto per cominciare – transennato dalle forze dell’ordine per evitare qualsiasi tipo di assembramento di fan e curiosi. Si passeggia tra i negozi di via Giacomo Matteotti, dove si trova la location della gara, ci si scatta un selfie davanti al teatro ma è vietato stazionare davanti. E, non a caso, quest’anno il festival è orfano del tradizionale red carpet che percorreva buona parte di via Matteotti.

Inoltre non c’è stata l’attesta sfilata dei cantanti in gara con i fiori della città. Uno degli eventi esterni che in genere inaugurava la Kermesse ogni anno. Bar e ristoranti accolgono i cittadini, ovviamente fino alle 18, ma manca il caos in cui il festival aveva abituato i residenti, gli unici a passeggiare per le vie della città insieme a chi è arrivato per lavorare al festival, facilmente riconoscibile dal pass Rai al collo. E’una Sanremo che si è svegliata, insieme a tutta la Liguria, dà Lunedi 1 Marzo in zona gialla. Tenendo sempre conto, la curva dei contagi. Lo show però continua, con l’appuntamento ogni sera su Rai Uno alle 20.40 con la gran finale, che si terrà il 6 Marzo.





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