Corsa Champions, sgambetto Juve

Il Napoli gioca un solo tempo e perde a Torino. Nona sconfitta in campionato

    di Davide Martino

Il passo indietro è evidente e per nulla pronosticabile. Non è un delitto perdere a Torino e c'è chi potrebbe ribattere che la squadra ha giocato avendo il predominio del campo per tutto il secondo tempo. Purtroppo però i numeri restano impietosi, in quanto il Napoli dalle due partite contro il Crotone e la Juve ne esce con la nona sconfitta in campionato e ben cinque gol subiti. Questi dati non possono certamente essere considerati forieri di buone notizie, perchè mai e poi mai una squadra che a 3/4 di campionato annovera così tante sconfitte ha mai raggiunto l'obiettivo Champions.

Nel calcio la continuità di gioco, di risultati e anche di formazione rappresenta una virtù che alla lunga paga enormi dividendi, per cui è doveroso muovere la critica al mister che dopo aver ritrovato la quadra del gioco, si è nuovamente perso per l'eccessiva brama di cambiare. Non si può arrivare a uno degli appuntamenti cruciali della stagione modificando un intero reparto difensivo. Non si può alternare in maniera così cervellotica i giocatori in tutti i reparti e non pagare dazio. La crescita del mister e del gruppo manca, in definitiva, proprio di questo elemento cardine che da sempre ha reso una squadra degna, in una squadra grande.

La critica mossa non è incentrata sul singolo giocatore, perchè sarebbe troppo facile gettare la croce addosso a Hysay, in evidente difficoltà contro Chiesa, oppure a Mertens e Lozano, apparsi lontani parenti dei giocatori da sempre ammirati, bensì sulla scelta di cambiare sempre e comunque in un periodo della stagione in cui il risultato pesa e la continuità paga. Siamo però ad aprile, il mese dei verdetti, per cui non avere ancora una formazione tipo rappresenta una vera e propria defezione.

Il Mister deve decidere gli uomini su cui effettivamente puntare riducendo al minimo le rotazioni e responsabilizzando i titolari. Il percorso non è ancora compromesso, ma la trasferta di Genova contro la Samp e il doppio turno casalingo in tre giorni contro Inter e Lazio sarà foriero di notizie, speriamo positive, ancor di più per la presenza di altri scontri diretti per la Juventus, l'Atalanta e il Milan. E' il momento delle scelte senza condizionamenti esterni, perchè raggiungere la Champions nella stagione attuale falcidiata da infortuni e scossoni di ogni genere, oltre a garantire respiro economico alla società garantirebbe lustro al tecnico e a tutti i giocatori della rosa. Il Napoli offre molte volte la sensazione di essere tecnicamente e anche tatticamente superiore alle rivali, ma il gap mentale sta rendendo questa stagione un incubo che solo le ultime nove partite può cancellare.

PAGELLONE AZZURRO

Meret 6 incolpevole su tutti i gol. I miracoli li fa il Signore;

Di Lorenzo 7,5 in una forma strepitosa. Merita la Nazionale, da titolare.

Manolas 5 Chil 'ha visto?

Maksimovic 4 Adios.

Rrhamani 5,5 buona prova, con la macchia del gol subito da Ronaldo.

Koulibaly 6. Anche lui non ha fatto la differenza a Torino.

Mario Rui 6. Spinge bene con il Crotone.

Hysay 4,5 gioca e male contro il giocatore avversario più forte.

Fabian 7,5 Padrone del centrocampo

Demme 6 Questa volta da solo equilibrio.

Bakayoko 5,5 siamo ai saluti. Finalmente.

Zielinsky 6 vorremo sempre la giocata del campione.

Politano 6 rifiata.

Lozano 5. Lontano parente del Chucky.

Insigne 7 leader

Mertens 6,5 la media tra le due partite è semplice. In forma non perfetta. 

Osimhen 7. Entra bene a Torino. Bisogna ripartire da lui.

Elmas sv





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