LIBRI Ischia

Il romanzo noir di Gianni Mura

    di Roberta Errico

“Ischia” è il titolo del romanzo noir di Gianni Mura, giornalista sportivo frequentatore dell’isola d’Ischia. “Ischia” è un po’ il sequel di “Giallo su giallo” primo libro dell’autore; in entrambi i protagonisti sono il commissario Jules Magrite insieme con il giudice Michelle Lapierre. Ischia è un libro divertente, ma anche coinvolgente. Il commissario Magrite è un personaggio romantico e burbero che si muove all’interno di uno scenario affascinante. Colpisce l’accuratezza dei dettagli inseriti dall'autore per raccontare la grande protagonista del libro: l'isola d'Ischia. Mura frequenta l'isola da più di vent'anni e si sente! Magrite ha, grazie alla penna dell'autore, la fortuna di imbattersi nei posti più belli e nei ristoranti più buoni, ma soprattutto ha la fortuna di conoscere tramite il personaggio di Peppe, Peppe le Couteau o anche Peppe ‘o francese, la parte più verace dell'isola: quella che vale davvero la pena scoprire.

Il commissario Magrite è infatti a Ischia per una vacanza, una piccola pausa romantica in compagnia del giudice Michelle Lapierre. La loro tranquillità viene però sconvolta dall’omicidio di un giovane romeno e Magrite, ligio al dovere, si lascia coinvolgere. Fondamentale sarà l’incontro con Peppe, sarà per lui infatti più che una guida. Sarà durante le chiacchierate con Peppe ‘o francese, mentre Michelle è immersa nella routine delle cure termali, che verranno a galla i problemi dell’isola. Mura non disdegna di attingere dalla cronaca locale per arricchire la veridicità della sua narrazione, come le sei amministrazioni diverse in un territorio non troppo ampio, e l’abusivismo edilizio richiamato alla mente con il triste ricordo della frana che colpì, era il 2006, monte Vezzi uccidendo 3 persone, un papà con le sue due figlie.

Insieme ai ricordi brutti, ci sono però quelli belli, di quando Truman Capote sceglieva Ischia per le sue vacanze, l’isola dove l’orologio non serviva affatto, un racconto nel racconto del suo reportage pubblicato da “L’Europeo” nel luglio del 1950, dal titolo “L’isola senza tempo”. Quest’isola senza tempo offrì anche esilio a Rachele Mussolini, nel Comune di Forio, e vide la morte dell’anarchico Gino Lucetti, passato alla storia per aver tentato di uccidere Benito Mussolini. Tra una bruschetta, una porzione di spaghetti alle vongole e tante altre prelibatezze innaffiate da ottimo vino rigorosamente ischitano, la vacanza del giudice Michelle Lapierre e del commissario Magrite termina non senza sorprese, ciò che non finisce è l’amore che l’autore, Gianni Mura, prova per l’isola d’Ischia.





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