Tecniche pubblicitarie

Differenze tra beni di consumo e beni strumentali

    di Silvio Fabris

Si parla spesso di differenza fra la pubblicità fatta per i beni di consumo e quella fatta per i servizi ed i beni strumentali. In effetti c’è molta differenza, anche se le tecniche  con cui si affronta la problematica sono le stesse per i due casi in esame. Sarebbe il caso di usare un linguaggio facile ed immediato anche nel caso di pubblicità per prodotti tecnici. Quando si parla di advertising il linguaggio non è tecnico, lo diventa quando parliamo di monografie, depliant, cataloghi, convention etc. Se si parla invece di pubblicità vera e propria, essa deve avere un impatto immediato, in cui l’aspetto tecnico passa in secondo piano rispetto alle motivazioni d’acquisto. Nel pianificare riviste cosiddette tecniche, non è detto che il linguaggio tecnico sia quello appropriato. L’imprenditore desidera vedersi proiettato verso un consenso più largo, con proposte più vicine al largo consumo che a proposte più tecniche e più riservate. In ogni fase della comunicazione d’impresa, quindi, c’è sempre una ricerca creativa. L’importante però che bisogna fare in modo che una pagina di pubblicità non sia uguale a quella di un catalogo.   





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