Tragedie in vetrina

Desirée Mariottini e i riflettori mediatici: dopo un po' ce ne dimentichiamo

    di Amedeo Forastiere

Si accendono le luci su una notizia di cronaca: una giovanissima ragazza uccisa. Aveva sedici anni. È stata ammazzata nel modo più crudele e violento, che non ha niente di umano, ma neppure di animale. La tragedia fa ascolto nei tanti salotti televisivi, lo share aumenta, ancor di più se la vittima è una giovanissima creatura, drogata, violentata, stuprata, e lasciata morire tra le urla nell’indifferenza dei suoi carnefici. Non chiamateli animali, loro non arrivano a tanto, non uccidono i propri simili per divertirsi, per sesso.

Campano nella totale mancanza di rispetto per la famiglie che perdono i figli. Tanti professoroni, sociologi, studiosi, magistrati, avvocati. Nei salotti non manca il politico di turno, che ne approfitta per sfruttare la tragedia e attaccare l’avversario scaricando su di lui le colpe per quanto accaduto.

Tragedie come questa purtroppo bnegli ultimi tempi si ripetono spesso. Ricordiamo anche la giovane Pamela Mastropietro. Drogata, violentata, stuprata, picchiata, uccisa, fatta a pezzi e mangiata…non ho parole, la rabbia mi stringe la gola soffocandole.

Il copione si ripete con Desirée Mariottini. Una settimana, dieci giorni al massimo, poi lo spettacolo finisce, gli amici se ne vanno le luci si spengono, la tragedia sparisce. Tutto questo nel feroce cinismo di conduttori di trasmissioni che hanno spesso fatto del qualunquismo un’arte. Ho talemente tanta rabbia, che mi scaglierei contro tutto e tutti: società, politica e anche, perché no, lui, in alto.

Se ne riparlerà, ma in modo meno incisivo, quando ci sarà il processo, che terminerà con una condanna non proporzionata all’atrocità subita dalla povera ragazza. Aveva tutto il diritto di vivere la sua vita, fatta di sogni, speranze, di amore. Una vita forse un po’ sgangherata, come sempre a quell'età. Fateci caso, non manca mai, nei salotti televisivi, l’imbecille che giustifica tutto con la solita battuta: Ma la ragazza se l'è cercata, faceva uso di droghe. Come se tutti i giovani che fanno uso di sostanze avessero un destino segnato: tutti morti ammazzati? Farebbero meglio a tacere, eviterebbero brutte figure. I morti sono tutti uguali, in particolar modo quando sono giovani. 

L’anno scorso è stata approvata una legge, la 727, che punisce con un anno di reclusione chi abbandona un animale per strada.  Una legge che ci fa sentire umani, sensibili, altruisti: amare gli animali è un sentimento molto nobile. San Francesco si spendeva per loro, anche per quelli feroci, con i lupi ci parlava, ed era il 1200. Sono passati oltre ottocento anni, il lupo è rimasto uguale, uccide solo per mangiare, l’uomo è cambiato, uccide per divertimento, per sesso, consumando droga in gruppo, inveendo su una giovane ragazza come se fosse un oggetto, una bambola, il giocattolo che ci ha portati la befana e a noi non piace e lo distruggiamo.

Desirée invocava aiuto, la potevano salvare ma l’hanno lasciata morire da sola, nello squallore di un casolare abbandonato, dove tutto abbondava di sporcizia e spazzatura. È lì che la povera Desirée, una ragazza, di appena sedici anni, ha lasciato la vita. Un fiore che doveva essere curato, amato, accarezzato, l’hanno lasciata morire nella sporcizia.





Back to Top