LIBRI Senza pelle

Tre storie d'amore di passione e di violenza per l'autore napoletano Luca Murolo

    di Ignazio Soriano

Con tre racconti accomunati dall’esplorazione forsennata dell’amore e delle sue passioni, Senza pelle (Graus Editore, 2014) dà testimonianza di come queste sconvolgano la realtà personale, annientando ogni velleità razionale, in un cammino abbandonato all’istinto, unico vero motore delle storie.

L’autore Luca Murolo, mercante napoletano amante dei Tropici, lega le tre storie (Senza vergogna, Pelle in prestito, Senza pelle) apparentemente autonome, seguendo i percorsi d’affermazione delle nostre inclinazioni in balia di quegli istinti che normalmente bisogna tenere a bada, tessendo le trame (e il destino) dei protagonisti senza restare in superficie, in disparte, ma entrando nella coscienza, scorrendogli sotto pelle.

Nella narrazione l’autore bilancia l’estasi alla paura, il sentimento alla violenza, la fiducia al dubbio, le aspirazioni alla realtà, vivendo senza veli i moti interiori della passione, aprendoci una finestra sulle vite di Angela, Diego ed Andrea, vittime ribelli della sofferenza scaturita dal negarsi, dal reprimersi in una pelle che non gli appartiene, o dall’abbandonarsi ad una comunione d’anima e corpo tale che una volta privi ci si senta “senza pelle”.

Ciò che vien fuori è la continua ricerca di una felicità che sfugge ineluttabilmente di mano, o che non è fatta per durare, ma che riesce a concretizzarsi solo nel momento in cui due anime e due pelli assetate di sesso e d’amore si incrociano donandosi in modo totale e dedito.

L’ambientazione partenopea, da Ischia alla Pedamentina, dal Centro Storico alla Villa Comunale, è solo il punto di partenza del viaggio dei personaggi verso una libertà d’essere imbavagliata dai compromessi e dalle buone abitudini, dalla routine e da scelte che il tempo ha rivelato tutt’altro che assolute. Sarà a quel punto che ogni barriera crollerà rendendogli indistinguibili le differenze e i pregiudizi apaticamente nutriti nella loro vita pur di salvare le apparenze.

L’incontro con l’altro/a arriverà come una luce sulle cose e su di sé, come una primavera dei sensi, una stagione dell’amore raggiunta dopo innumerevoli sforzi ed errori, che a tutti i costi non si vuole più lasciar sfuggire. D’altra parte il distacco e il ritorno alla realtà, l’inevitabile fine del viaggio, finiranno per risultare spesso violenti, mai voluti, vissuti come una condanna a rispecchiarsi nella propria solitudine, a trascinarsi avanti nella propria vita senza più provare quelle emozioni.





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