L'avversario, la lezione di Tardelli
Successo del format tv condotto dal campione del mondo. Storie di rinascita
di Ludovica De Sio
“L’avversario - l’altra faccia del campione” è un programma televisivo, in onda su Rai 3, condotto dal campione del mondo Marco Tardelli. Racconta la vita di grandi sportivi attraverso immagini di repertorio e interviste, con uno sguardo rivolto alla scoperta dei loro acerrimi avversari (da qui il nome del programma) che siano personaggi sportivi, demoni interiori o persino il paese d'origine. Il programma è andato in onda per la prima edizione il 5 giugno 2023 ogni lunedì in seconda serata per sei puntate, mentre la seconda edizione è stata trasmessa la domenica in seconda serata, dal 21 aprile 2024 per quattro puntate. Gli ospiti delle varie puntate sono stati: Antonio Cassano, Federica Pellegrini, Roberto Mancini, Lea Pericoli, Michel Platini, Franco Menichelli, Gigi Riva, Paolo Maldini, Bruno Giordano e Luciano Spalletti.
Tante le storie raccontate. Tra queste, merita un occhio di riguarda quella di Mancini il quale confida a Tardelli che pur avendo vinto uno scudetto con la Sampdoria e uno con la Lazio nel 2000, porta dentro di sé un grande rimpianto: quello di non aver vissuto anni entusiasmanti in Nazionale. Infatti, nonostante la carriera lunga un ventennio in cui avrebbe potuto giocare cinque campionati del Mondo, Mancini non ha mai toccato palla in un mondiale. Inaspettatamente, però, nel 2018 è stato chiamato come CT degli azzurri, un’ottima occasione per aver la sua rivincita guidando la squadra verso la vittoria di uno storico Europeo. Altra storia interessante quella di Lea Pericoli che, pur non essendo la tennista più forte della sua epoca, ha saputo ritagliarsi un ruolo di spicco nel mondo del tennis internazionale, passando alla storia per aver vinto avversari ben più insidiosi di quelli incontrati sul campo: il perbenismo, il maschilismo e un cancro, sconfitto parlandone pubblicamente e senza vergogna.
Ultimo ma non meno importante è l’esempio che lascia Luciano Spalletti. L’ex campione del mondo lo raggiunge nelle campagne toscane. Nella sua carriera come calciatore, il tecnico di Certaldo non ha mai calcato campi professionistici ed è sempre rimasto nelle serie minori, al punto che ha appeso le scarpette al chiodo a 26 anni, diventando coach dell’Empoli e portando la squadra toscana in categorie sempre più importanti. In quel lavoro ha trovato la sua vocazione. Ha allenato squadre come l’Inter, la Roma, ma non ha mai vinto lo scudetto, fermandosi sempre ad un passo. La sua fama di eterno secondo sarà il suo più grande ostacolo che sconfiggerà portando lo scudetto al Napoli dopo trentatré anni.